A proposito di Toni…
Di Valentina Verlato – Testo tratto dal catalogo del Premio Internazionale di Acquarello “MARCHE D’ACQUA” Fabriano 2016

Acquerellista raffinato, pittore surrealista, vignettista arguto, uomo di spettacolo, insegnante prolifico… Credo di non esagerare dicendo che Toni è stato uno degli artisti, se non l’artista che ha meglio rappresentato la vita di Vicenza negli ultimi cinquant’anni. Uomo schivo, a dispetto di una notevole visibilità, veniva intervistato dalla stampa locale in ogni ricorrenza vicentina di spessore: dopo l’opinione del politico o della personalità di turno, spesso arrivava l’intervista a Toni. Da vero intellettuale, leggeva dentro la storia della sua città e si esprimeva a parole e col pennello.
E sia che si tratti di teatro, dove i suoi testi hanno dato vita per più di quarant’anni agli spettacoli del gruppo cabarettistico dell’Anonima Magnagati, sia che si tratti delle sue popolari vignette acquerellate, il tocco di Toni è sempre riconoscibile nell’ arguzia, nell’umorismo e nell’intelligente leggerezza con cui ha saputo cogliere nel segno.
Si poteva cogliere il carattere dei personaggi delle sue vignette ancor prima di leggere il fumetto: bastava la postura, la piega della bocca o l’imperiosità del naso; mi piaceva la tavolozza dei colori che usava, raffinata, mai scontata. Tutte le sue vignette riuscivano curate ed eleganti, anche quelle realizzate con estrema rapidità. Ecco: ‘eleganza’ è forse la parola che può meglio definire l’opera di Toni Vedù, qualsiasi cosa egli facesse, risultava elegante.
Appena mi si offrì l’occasione, frequentai le sue classi d’acquerello, ormai qualche decennio fa.
In quelle classi ho cominciato a scoprire e amare l’acquerello. In quelle classi ho incontrato un uomo sorprendente.
Se n’è andato poco più di un anno fa e pensando a lui ora, il sentimento che emerge con più forza è la gratitudine per aver potuto incrociare la mia strada con la sua. Fisicamente poteva apparire esile, mentre in realtà era una persona di grande energia. Generoso, pieno di idee che sapeva portare avanti, concreto e creativo. Era un uomo con cui si stava bene insieme, con cui si poteva vedere una mostra, bere una birra, ridere di gusto e lavorare seriamente. Un uomo che sapeva anche intuire le difficoltà degli altri e farsi vicino con gesti concreti, senza troppe parole. E’ stato un Amico.